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"Le
Ruote Quadrate" a Potenza
2 - 24 maggio 2003
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La
mostra «Le
Ruote Quadrate» è tornata a Potenza dopo otto
anni, naturalmente ingrandita rispetto a quella che fu
presentata nel 1995. Questa volta non sono stati più i
locali del Liceo Scientifico ad ospitarla ma il cosiddetto
Covo degli Arditi. Il Covo è una sorta di antro,
dalle pareti in parte ricoperte da volte di recente apposizione,
in rame, in parte di cemento, ispessite da rigonfiamenti
artificiali sui quali compaiono scritte militaresche.
Il
Covo degli Arditi è stato costruito durante gli
anni venti in un rione periferico di Potenza, su progetto
dall'Architetto Piacentini, secondo l'inconfondibile stile
dell'epoca. Nel corso degli anni la galleria è stata
usata per diversi scopi, negli ultimi tempi come sede di
mostre di antiche automobili, gestite dalla Provincia di
Potenza e dal suo Polo della Cultura.L'idea di questa iniziativa è venuta
a seguito dell'invito in febbraio del Presidente della
Provincia di Potenza, l'Ing. Vito Santarsiero. Tuttavia
lo spunto. iniziale è .scaturito
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ancora
una volta dal prof. Franco Biscione del Liceo Scientifico
di
Potenza durante
una conversazione a Casarano, nel corso del Congresso
nazionale dell'AIF. Biscione ha in seguito assicurato
anche i contatti con il Liceo Scientifico e con la S.I.S.S.
di Matematica e Fisica di Potenza.
Nella fase preparatoria
molto utile è stata anche la prof.ssa Piera De
Marca, dell'ufficio di presidenza della Provincia di
Potenza.
Con la sua collaborazione i P. Cerreta e C.L. Toglia,
dirigenti di ScienzaViva, hanno illustrato la mostra
ai presidi di Potenza in una riunione ad hoc presso la
Provincia di Potenza, alla presenza del Presidente Santarsiero.
Come sta accadendo ormai in tutte località nazionali,
anche a Potenza la preparazione degli explainer è stata
svolta mediante la comunicazione diretta tra gli studenti
locali e i ragazzi dell'I.I.S. "A.M. Maffucci" di
Calitri, cioè i ragazzi che hanno frequentato
il Corso di Apprendimento Insegnamento Interattivo nell'ambito
del Progetto dell'Autonomia di detta Scuola. La relativa
vicinanza tra le due località ha suggerito di
diluire la fase preliminare durante le feste di Pasqua
e di differire la fase d'istruzione vera e propria in
alcuni pomeriggi della fine di aprile.
I ragazzi della
scuola di Calitri sono stati trasportati a Potenza con
un piccolo pullman noleggiato per l'occasione. Hanno
diretto questa fase i prof. P. Cerreta, M. Rosaria Di
Napoli e C.L. Toglia. Per la prima volta, oltre che ragazzi
delle scuole locali (superiori e medie), sono stati formati
come guide anche alcune decine di giovani laureati frequentanti
la S.I.S.S. di Matematica e Fisica di Potenza. Costoro
hanno così beneficiato di un'occasione non facilmente
ripetibile per l'acquisizione di abilità didattiche. Il manifesto, eseguito dalla Professoressa Palma Fuccella, è stato
accolto molto bene dal pubblico.
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L'inaugurazione
della Mostra è avvenuta alle 10,30 del 2 maggio,
nel Museo Provinciale poco distante dal Covo degli
Arditi, alla presenza degli studenti coinvolti come
explainer e dei loro docenti. La conferenza di presentazione, «Tutti
i colori dell'universo. Alle frontiere della ricerca
spaziale», è stata tenuta dal prof.
Roberto Battiston, socio di ScienzaViva e direttore
della Sezione INFN di Perugia. La
conferenza di Battiston è stata di grande
livello, sia perché ha offerto uno sguardo
sull'universo attraverso le varie radiazioni che
ci offre la natura, e non solo quelle ottiche, sia
.perché egli ha .usato
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con
grande capacità tecnica gli applets
utili al suo discorso, collegandosi direttamente
ai loro siti via internet. Gli studenti e il resto
del
pubblico che gremivano la sala sono rimasti impressionati.
Alle ore 12,00 le porte del Covo degli Arditi sono
state aperte al pubblico. Fin dal primo momento si è registrato
un flusso notevole di persone, favorito forse anche
dalla gratuità dell'ingresso.
Tutte le mattine eccetto il lunedì, quando i
locali restavano chiusi per le pulizie, si sono avvicendati
nel Covo i gruppi scolastici provenienti da ogni angolo
della Basilicata, ma anche dalla vicina Puglia. Nel
primo pomeriggio, invece, l'afflusso è stato
molto più limitato; crescendo solo nelle ore
serali allorché famiglie complete, cioè composte
da nonni, genitori, zii e nipoti, talvolta guidate
dai bambini che la mattina avevano visitato la mostra
con le loro Scuole, si davano appuntamento per scoprire
insieme i fenomeni presentati dagli exhibit.
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Era
uno spettacolo molto bello vederli passare da una
apparecchiatura
all'altra, con l'attenzione ai particolari e con
la bramosia di capire cosa accadesse. Questa particolare
forma di attrazione della mostra su larghi gruppi
familiari è stato
riscontrata per la prima volta a Potenza. Ogni tanto
Cerreta e Toglia, sapendo di fornire con la loro presenza
una guida più completa, si sono recati a Potenza
per animare le serate di questo genere di visitatori.
In realtà, la loro presenza si è resa
necessaria anche per altri motivi.
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